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3a CAT. - Il BELLANTE punta seriamente in alto

A cura di Luca Salini

Da bomber in campo a bomber sul mercato… Con questa sintesi può essere riassunta la bravura di Emidio Di Ottavio, da poco diventato Direttore Sportivo del Bellante, compagine con cui ha ottenuto grandi risultati da calciatore. Lo abbiamo sentito e ci ha rilasciato la seguente interessante intervista.

Direttore Di Ottavio, la vittoria tennistica di domenica a Cermignano vi ha confermato nelle zone altissime della classifica aumentando il vantaggio sulla sesta… Un commento sulla partita?

Sinceramente la partita di domenica non ci ha riservato grosse difficoltà e ci ha permesso di allungare sul Tossicia consolidando la nostra posizione di classifica in zona playoff.

Da molti addetti ai lavori il Bellante è definita come la sorpresa del campionato. Il suo giudizio in merito?

Obiettivamente penso che il Bellante rappresenti una sorpresa in positivo per l’ottimo campionato che sta disputando.

I vostri obiettivi ad inizio campionato in cosa consistevano?

Gli obiettivi di inizio stagione erano di fare bene: siamo una società nuova ma avevamo la consapevolezza delle difficoltà che si sarebbero potute incontrare in questo campionato.

E quali sono i vostri obiettivi per la seconda parte del campionato?

Il Mister è stato molto bravo a plasmare questo gruppo, quindi ora puntiamo a salire in seconda categoria anche perché Bellante non può stare in terza.

Avete fatto dei movimenti di mercato durante la finestra invernale?

Nel corso della finestra invernale abbiamo preso Settecase dal Paterno, Rampa dal Teramo Stazione e Di Ottavio dal Sant’Omero.

Quale squadra finora affrontata l’ha sorpresa in positivo? Quale squadra invece l’ha delusa maggiormente?

In positivo devo dire che il Castelli mi ha fatto una buonissima impressione e a mio avviso merita di più dell’attuale posizione in classifica, quanto alla delusione forse il Tossicia poteva fare di più anche se ora sta uscendo fuori.

In classifica si nota un abisso tra le prime cinque e tutte le altre. Cosa significa secondo lei?

In effetti c’è un grande vuoto dopo le prime cinque ma si sento di dire che la classifica rispetti le reali forze delle squadre.

Alla ripresa del campionato dopo la lunga sosta avete avuto un momento di appannamento con due sconfitte consecutive. Però ora siete ripartiti alla grande…

Una ci poteva anche stare in quanto a Teramo eravamo anche privi di quattro pedine fondamentali, con la Toranese addirittura avevamo otto indisponibili, al completo penso avremmo vinto comodamente. Domenica finalmente siamo tornati quasi tutti a disposizione e abbiamo fatto esordire Settecase: i risultati si sono visti.

Negli anni '90 lei è stato un grande bomber. Ci racconta qualche aneddoto della sua carriera da calciatore?

Da giocatore ho tanti bei ricordi, i campionati di serie D con Nereto e Santegidiese con i gol segnati al Melfi, all’Aquila, al Rieti per citarne alcuni, poi il titolo di capocannoniere di Promozione vinto proprio con la maglia del Bellante, i tanti gol a Cologna paese con la tripletta segnata al Cologna spiaggia in Promozione e infine l’ultima partita della mia sfortunata carriera in Valfino-Insula, dove a soli 26 anni ho dovuto smettere per un grave infortunio.

 

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  Scritto da Redazione Abruzzo il 08/03/2022
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