PASSIONE CALCIO:ERNESTO DI MARTINO, "Chiamarsi bomber"
La passione dell'attaccante vastese e l'amore eterno per questo sport

Buon Giovedì a tutti ed eccoci tornati a grande richiesta con la nostra rubrica, promossa dalla redazione di Abruzzogol.net, PASSIONE CALCIO. Questo nostro editoriale, ormai al sesto "numero", sta riscuotendo molto affetto da parte dei nostri carissimi lettori e noi non possiamo fare altro che ringraziarvi per la vostra vicinanza e la PASSIONE che dimostrate per questa disciplina.
Dopo il numero precedente in compagnia di Alessandro Ciccotosto, centrocampista dell'Incoronata Calcio Vasto e uomo da prendere esempio dalle generazioni presenti e future per la sua sensibilità e umiltà, questa volta abbiamo incontrato un ragazzo fantastico, che ha nel sangue e nelle vene questo sport e che lo pratica all'insegna di valori sani ed educativi: Ernesto di Martino, attaccante del Montalfano, società che milita nel campionato Abruzzese di Prima Categoria Girone B.
D: Ciao Ernesto, grazie ancora per aver accettato il nostro invito a far parte della nostra rubrica: come nasce la passione per il mondo del calcio e quando hai cominciato a tirare i tuoi primi calci ad un pallone?
R: La mia personale e speciale PASSIONE per il calcio inizia, come tutti i ragazzi, subito, fin dalla tenera età. Avevo infatti, da quanto mi ricordo, solo cinque anni e rimanevo ipnotizzato davanti la televisione di casa a vedere con il mio papà le partite della domenica: credo che da quel momento ho realizzato quale sarebbe stato il mio speciale sport per sempre!
D: Fin da ragazzino ha giocato sempre nello stesso ruolo: quale? Se ci sono stati, quali giocatori ti hanno segnato nel corso della tua carriera?
R: Ho sempre giocato da attaccante fin da tutta la trafila giovanile: non mi sono mai ispirato sinceramente ad un giocatore in particolare, ma cercavo sempre di copiare e imitare i movimenti e le azioni dei vari numeri 9 di ogni squadra che mi capitava di vedere. Ovviamente ora, essendo di parte e legato con lui da una splendida amicizia, non posso che ammettere che il mio bomber preferito è Roberto Inglese, attaccante del Chievo Verona, che sta disputando una grandissima stagione sotto tutti i punti di vista e che non vedo l'ora di vederlo giocare in una big del calcio italiano e, perchè no, europeo.
D: Quest'anno con quale squadra giochi e com'è il tuo personale rapporto con i compagni di squadra e con tutto lo staff dirigenziale?
R: Quest'anno gioco con il Montalfano, società che sta militando nel campionato regionale di Prima Categoria. Mi trovo molto bene con tutto l'ambiente di Montalfano e ho un rapporto sincero e fraterno con tutti i miei compagni, sia dentro che fuori dal campo. Siamo un gruppo molto unito e spero di condividere con tutti loro bellissimi e indimenticabili momenti.
D: Secondo te quali saranno quelle squadre blasonate che lotteranno, insieme alla tua compagine, per un posto nei play-off?
R: Penso che squadre che hanno un organico di alta classifica e che possono lottare per i play-off sono Piazzano, Fresa, Scerni, Montazzoli e Tre Ville, oltre allo Sporting San Salvo che, secondo me è già sicuro di un posto tra le prime della serie. Il nostro obiettivo è sempre stato, fin dall'inizio, la salvezza e ora che l'abbiamo aritmeticamente raggiunta da qualche partita, possiamo toglierci belle soddisfazioni e dire la nostra fino alla fine.
D: Qual è stato il momento più significativo e più importante che hai vissuto nella tua ancora giovane carriera calcistica?
R: I miei personali momenti più belli sono stati pressochè due: inanzitutto le mie prime convocazioni in serie D con la Pro Vasto dei sogni negli anni 2008-2010 con il grande mister Di Meo, che mi ha fatto crescere molto calcisticamente e non; il mio secondo momento che ricordo ancora oggi con particolare emozione è la finale play-off di Promozione, disputata qualche annetto fa quando vestivo ancora la maglia del Cupello: in quella partita sono riuscito a mettere a segno una doppietta importantissima che ha permesso alla compagine di un piccolo Paese di approdare per la prima volta nella loro storia in Eccellenza.
D: Qual è stata invece la persona che ha sempre creduto in te e ti è sempre stata vicina dentro e fuori dal campo?
R: Sono tante le persone che mi sono sempre state vicino nel corso di questi miei anni calcistici, ma, se devo scegliere, una persona che ha sempre creduto in me e mi ha dimostrato continua vicinanza è sicuramente mio padre, a cui devo tanto prima sotto il profilo umano e poi anche sotto il profilo del giocatore, dal momento che in passato ha anche allenato con ottimi risultati. L'altra persona che non finirò mai di ringraziare è la mia ragazza, Anna, sempre dolce, disponibile e presente in tutti i momenti più belli della mia vita.
D: Ti ringrazio Ernesto per essere stato nostro gradito ospite e un grandissimo "in bocca al lupo" alla tua squadra e personalmente a te e alle tue esperienze future!
R: Un grazie di cuore a voi tutti e uno speciale ringraziamento a tutta la redazione di AbruzzoGol.net!
