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IL PERSONAGGIO. A tu per tu con Nicole Tosi, volto di Juventibus

Giovane, bella, preparata, solare, garbata nei modi, appassionata di calcio e tifosissima della Juventus. Nicole Tosi è questo e tanto altro. La vediamo protagonista del canale di Juventibus, fondato da Massimo Zampini e Luca Momblano, e di lei colpiscono la sobrietà, l’equilibrio e la competenza. Ma ascoltiamo Nicole…

Nicole, innanzitutto ti ringraziamo per la tua disponibilità. Abbiamo il piacere di seguirti sul canale di Juventibus dedicato alla Vecchia Signora. Trasmissioni vivaci in cui emergono sempre la tua pacatezza e la tua competenza…

Sono io che ringrazio voi. Ciò che mi piace di Juventibus è proprio il clima al contempo vivace e pacato che si crea in live: tutti sono liberi di esprimere la propria opinione ma sempre con rispetto e leggerezza, senza prendersi troppo sul serio e senza pregiudizi.

Ci racconti qualche retroscena o qualche episodio dietro le quinte della trasmissione?

Il momento dietro le quinte è come un ritrovo tra amici, in cui si scherza e ci si confronta sulla nostra passione comune. Purtroppo non ho retroscena piccanti da raccontare!

Il format di Juventibus funziona molto e il canale raccoglie sempre maggiori abbonati…

È un bellissimo riconoscimento per noi che facciamo live e per Massimo e Luca, senza i quali Juventibus non sarebbe nata. È una community davvero “sana”, di gente che ama condividere con trasporto una passione, evitando gli estremismi troppo spesso solleticati dai social.

Non è un segreto che il tuo cuore calcistico batte per la Juventus… Da dove nasce il tifo per la squadra bianconera?

Il tifo nasce grazie a mamma, che ha contagiato me e mio fratello. Ma come dico sempre, non avrei potuto essere che juventina, perché credo tanto nei valori bianconeri: crederci sempre, lavorare duramente, non attaccarsi agli alibi, riconoscere il merito dell’avversario, pensare sempre avanti con lungimiranza, volersi sempre migliorare.

Che giudizio dai della prima parte di stagione della squadra di Thiago Motta? Ti aspettavi di più?

Io penso che sia davvero un anno di costruzione che richieda tanta pazienza. Purtroppo per me è poco giudicabile dato che siamo falcidiati dagli infortuni. Potrò valutare a pieno il lavoro dell’allenatore quando la squadra sarà al completo. Sicuramente anche Motta deve migliorare alcuni aspetti, ad esempio nella gestione delle partite e nel pragmatismo, ma penso che stia dando un’impronta alla squadra e trasmettendo fiducia nel progetto ai ragazzi.

E’ un dato di fatto che megli ultimi anni la Juventus sia stata falcidiata dagli infortuni traumatici ma soprattutto muscolari e all’apparenza di poco conto, che comunque hanno penalizzato la squadra a livello di rendimento. A tuo giudizio perché la Juventus subisce tutti questi infortuni, a differenza per esempio di Inter e Napoli?

È una domanda a cui è complicato rispondere, dato che non abbiamo informazioni dall’interno. Credo ci possa essere un problema nei tempi di recupero dagli infortuni, che spesso paiono dilatati rispetto ai pronostici iniziali. Bisogna comunque considerare che ogni giocatore è un caso a parte, con un proprio storico di infortuni che può influenzare l’incidenza e il recupero di quelli successivi. Purtroppo questo è un ambito delicato che ha a che fare con la privacy, per cui spesso la mancanza di chiarezza e informazioni precise viene male interpretata dal tifoso come un errore dello staff atletico o medico.

C’è chi giudica fallimentare il mercato estivo della Juve e chi invece predica calma. Tu da che parte ti schieri? 

Per mia natura sono attendista e tendo a dare giudizi solo a stagione finita, a maggior ragione nell’anno zero di un nuovo progetto tecnico in cui si è stravolta la rosa e si è ridotto il monte ingaggi puntando sui giovani.

Non posso non farti questa domanda? Allegriana o Thiago Mottiana?

Ahia, a questa non rispondo! Non sopporto le divisioni nella nostra tifoseria, io sostengo semplicemente l’allenatore del momento, così come i giocatori. Penso che il ciclo di Allegri alla Juve fosse finito e ora sono totalmente concentrata sul tandem Motta-Giuntoli.

Quali mosse ti aspetti da Giuntoli per il mercato di riparazione invernale?

Sicuramente un difensore centrale puro e un altro centrale che possa anche agire da terzino sinistro, per sopperire agli infortuni di Bremer e Cabal. Poi mi aspetto un vice Vlahović, perché non sono sicura del contributo che potrà dare Milik.

Come riesci a conciliare i tuoi molteplici impegni lavorativi con la passione per il calcio? 

In realtà non mi è difficile, la Juve è una grande passione e un passatempo che non toglie al lavoro ma mi dà tanto sul piano personale, grazie alle tante belle persone che mi ha permesso di conoscere.

Cosa ti piace fare nel poco tempo libero a disposizione?

Oltre alla Juve e a Juventibus, c’è spazio per le uscite con le amiche e la musica.

Nicole, segui il calcio abruzzese? Lunedì scorso si è disputato il derby di lega pro tra Pescara e Pineto, vinto dal Pineto per 1 a 0…

Purtroppo no, perché non mi rimane tanto tempo libero! Però apprezzo molto il social media manager del Pescara su X, che sensibilizza su temi importanti e spesso ha fatto i complimenti alla Juventus, cosa non scontata nell’Italia della perenne ossessione.

La nostra emittente si occupa del calcio dilettantistico abruzzese. Un tuo giudizio sul ruolo delle categorie minori? 

Penso che il calcio dilettantistico rappresenti quella parte che ha conservato certi aspetti del calcio di anni fa, quindi è appassionante e coinvolgente seguirlo. Talvolta il calcio professionistico sembra un mondo a parte, in cui i calciatori sono “star”inarrivabili e vivono in una bolla.

 Sei mai stata in Abruzzo? E cosa pensi della nostra regione?

Sono stata una volta a Scanno per gli Italiani di pattinaggio artistico a rotelle! Ho apprezzato molto il paesino, davvero suggestivo. Sicuramente tornerò in Abruzzo!

di Luca Salini

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  Scritto da Redazione Abruzzo il 04/12/2024
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