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Da Grosso a Verratti:i migliori calciatori abruzzesi degli ultimi anni

La storia del calcio italiano parla di grandi individualità. Da che mondo è mondo sono i singoli giocatori i veri protagonisti del rettangolo verde e non a caso le quote per gli incontri di Serie A non mancano di concentrarsi anche sulle prestazioni dei vari calciatori, tra marcatori e potenziali sanzionati. La speranza di ognuno è quella di arrivare a distinguersi per le statistiche a favore. Forse pochi amanti del pallone, però, avranno notato che diversi giocatori italiani che sono riusciti a togliersi grandi soddisfazioni, persino a livello internazionale, sono anche “vicini di casa”. Non dal Lazio o dalla Lombardia, bensì dall’Abruzzo provengono alcuni dei calciatori che hanno saputo portare in alto il nome della loro regione, diventandone un orgoglio indiscusso, almeno a livello sportivo.

In primis, è impossibile non nominare Fabio Grosso, l’indimenticato terzino campione del mondo e autore del rigore decisivo nella finale del 2006. Nato a Roma, Grosso è cresciuto però tra Pescara e Città Sant’Angelo, arrivando a vestire le maglie di club prestigiosi come Inter e Juventus. A far parte della spedizione iridata in Germania c’era anche Massimo Oddo. Un altro terzino, che però si è fatto notare perlopiù con Lazio, Bayern Monaco e Milan. Nel 2006 Oddo fu etichettato giocosamente come “Il barbiere di Berlino” in quanto fu tra gli elementi meno impiegati da Lippi e nel tempo libero aiutava mister e compagni a curare le loro acconciature. Oddo è nato a Pescara e negli ultimi anni ha rivestito anche il ruolo di allenatore dei “Delfini”. Nella sua ultima esperienza in panchina ha guidato invece il Padova, in Serie C.

Un altro pescarese è Eusebio Di Francesco, più fortunato da allenatore che da giocatore. Nel 2018 ha raggiunto la semifinale di Champions League in qualità di mister della Roma, poi la sua carriera ha conosciuto una flessione non indifferente, in quanto le avventure con Sampdoria, Cagliari e Verona hanno fruttato nel complesso 4 vittorie nell’arco di 3 stagioni. Al momento, quindi, non sorprende che Di Francesco si trovi senza in carico.

Molto più intricato il vissuto di Morgan De Sanctis, originario di Guardiagrele. L’ex portiere è diventato grande nel Napoli per poi chiudere la carriera tra Roma e Monaco, tornando così nella capitale per iniziare una nuova attività dirigenziale. Nel 2017 fu nominato team manager della Roma, un anno dopo superò l’esame da direttore sportivo, rivestendo tale carica nel 2020 proprio in giallorosso, per un breve periodo. Pur studiando da allenatore, De Sanctis ha continuato a svolgere mansioni dirigenziali, prima come braccio destro di Tiago Pinto, poi come nuovo direttore sportivo della Salernitana. Il suo rapporto con l’Abruzzo è molto sentito: nel 2011, in occasione di Italia-Irlanda del Nord, l’Adriatico invocò e ottenne il suo ingresso in campo nel finale.

Ultimo ma non ultimo, ecco Marco Verratti. Curioso ricordare come uno dei centrocampisti italiani più forti degli ultimi 20 anni non abbia mai giocato in Serie A. Dopo essere esploso nel suo Pescara, in Serie B, Verratti è volato al Paris Saint-Germain, dove si trova dal 2012. Il gol non è certo nelle sue corde, ma la sua visione di gioco non ha praticamente eguali. Merita, dunque, la soddisfazione guadagnata con la vittoria dell’Europeo con la nazionale azzurra. Marco è spesso stato falcidiato dagli infortuni e per poco non ha rischiato di saltare il grande appuntamento continentale, ma Mancini ha saputo aspettarlo impiegandolo solo a partire dall’ultima partita del girone. L’Abruzzo ha quindi toccato sia la coppa del mondo sia la coppa Henri Delaunay nel giro di appena 15 anni…

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  Scritto da Redazione Abruzzo il 29/10/2022
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