Vincenzo CILLI: la "VOX" del calcio abruzzese e tanto altro..
A cura di Luca Salini
Vincenzo Cilli, giornalista e grande esperto di calcio, è uno dei volti più noti nel panorama comunicativo della nostra regione. La sua trasmissione Vox Populi ormai rappresenta un appuntamento fisso per coloro che desiderano informarsi e saperne di più, non solo per quanto riguarda il mondo dello sport. Ma non anticipiamo i contenuti dell’intervista. Diamo la parola, ops la vox, a Vincenzo Cilli.
Parliamo della trasmissione Vox Populi, di cui sei ideatore insieme a Damaso Dell’Elce.
Prima della pandemia Vox Populi andava in onda su TVQ, ora viene trasmessa sulla pagina Facebook di Vox Populi Pescara, sulla TV online Abruzzo.Tv e sul canale YouTube Vox Populi Pescara. I temi trattati sono molteplici: sanità, economia, attualità, sport; i telespettatori possono interagire in diretta; la trasmissione va in onda in diretta di solito il venerdì ma in presenza di eventi straordinari, come la guerra in Ucraina, non abbiamo esitato ad organizzare puntate speciali in altri giorni della settimana. Volevo informare i lettori che tutte le trasmissioni di Vox Populi possono essere riviste sulla pagina Facebook sopra citata e molto presto anche sul canale YouTube Vox Populi Pescara.
Il Pescara ha dato l’addio al sogno promozione in serie B dopo la sconfitta con il Feralpisalò. Il tuo giudizio sulla stagione del Pescara, molto al di sotto delle aspettative iniziali?
La squadra è nata male, è stata assemblata male ed è stata allenata male. Il D.S. Luca Matteassi non è stato in grado di allestire una squadra competitiva per due motivi: non ha saputo o potuto liberarsi di contratti onerosi, che andavano a pesare con lauti stipendi sulle casse della società. Ciò non ha consentito di acquistare giocatori che potevano davvero essere funzionali all’allenatore e utili alla squadra. A proposito, è evidente che la stagione del Pescara sia partita da una evidente anomalia in quanto prima è stato scelto l’allenatore Auteri e in seguito il D.S. Matteassi, mentre è buona norma che accada il contrario. E qui mi ricollego al secondo motivo di ordine tecnico-tattico. Mister Auteri vanta un ottimo curriculum ma negli ultimi anni ha collezionato esoneri. Inoltre è arrivato a Pescara non avendo giocatori adatti al suo modulo 3-4-3. Quindi dopo un inizio promettente sono emersi tutti i limiti strutturali e gli errori nella costruzione della squadra: i troppi gol subiti, le notevoli difficoltà a centrocampo (composto da giocatori ottimi ma lenti come Pompetti e Memushaj), con un attacco prolifico che però doveva sempre segnare una rete in più degli avversari per sopperire alle lacune degli altri reparti.
Come si poteva intervenire per invertire la rotta?
I problemi che ho evidenziato sopra hanno determinato l’esonero di Mister Auteri a tre giornate dal termine della stagione regolare. Ma a mio avviso Auteri doveva essere sollevato dall’incarico a novembre, dopo la sconfitta di Pontedera. Proprio in quel periodo, infatti, il Pescara ha perso punti in casa contro squadre di terza fascia che si sono rivelati decisivi facendo accumulare un distacco di 23 lunghezze dalla prima in classifica. A mio avviso il peccato originale è stato proprio non esonerare Auteri a novembre.
Però il mercato di gennaio qualcosa di positivo ha prodotto…
Diciamo che il mercato di riparazione è stato sufficiente da un punto di vista tecnico in quanto sono arrivati giocatori come Pontisso e De Risio che hanno rivitalizzato il centrocampo. Ma ormai il distacco dalle prime era già siderale e il problema dei tanti gol subiti purtroppo non è stato risolto.
Ad ogni modo credo che se il Pescara avesse preso Pontisso e De Risio dall’inizio della stagione, le cose sarebbero andate molto meglio.
Ti aspettavi risultati migliori dall’arrivo di Mister Zauli?
Zauri non solo non ha fatto miracoli ma ha commesso evidenti errori. Ha messo da parte ed accantonato i giovani che fino ad allora avevano disputato un ottimo campionato. Addirittura a Salò ha mandato in panchina il portiere Sorrentino che non aveva assolutamente responsabilità sugli ultimi gol subiti dal Pescara, incassati per la maggior parte a difesa schierata. Inoltre a mio avviso nell’ultima partita Zauli ha sbagliato a schierare Nzita, che aveva già fallito la gara di andata a Pescara.
Secondo te chi sarà il prossimo allenatore del Pescara?
Dipende molto da chi acquisterà il Pescara Calcio. Nel caso si insedi una nuova proprietà non verranno confermati né Zauli né Matteassi; nel caso la società resti nelle mani di Sebastiani Matteassi potrebbe restare mentre non sarebbe automatica la conferma di Zauli.
Personalmente opterei per un allenatore esperto della categoria, giovane ma con buone idee e soprattutto che ha già allenato nel girone B di Lega Pro, uno dei più complicati e competitivi a differenza di quanto si diceva ad inizio campionato.
Sei fiducioso sulla cessione della società?
Per le cordate straniere Pescara potrebbe essere appetibile sia in quanto vanta una tradizione calcistica e storica di grandissimo livello sia per la posizione geografica della città adriatica. Quindi interesse calcistico e interesse economico-finanziario potrebbero andare di pari passo e rendono ancora più attrattivo il sistema Pescara nel suo complesso.
Dulcis in fundo, un occhio al calcio dilettantistico.
L’argomento mi incuriosisce molto a tal punto che a Vox Populi in più occasioni ne abbiamo parlato avendo ospiti esponenti della L.N.D. Abruzzo.
Il calcio dilettantistico è divertente ed è composto da giocatori giovani veramente bravi. Invito le società di B e C a seguire l’esempio del Cittadella che ogni anno scopre giocatori sconosciuti nelle serie minori. E’ vero che i campionati dilettantistici hanno poco appeal da un punto di vista televisivo ma rivestono una funzione fondamentale dal momento che dovrebbero rappresentare il serbatoio dal quale le società maggiori possono attingere, cosa che avviene raramente nel calcio italiano dove gli allenatori sono restii a lanciare i giocatori giovani.
A mio avviso una società di buon livello, anziché ingaggiare stranieri mediocri, dovrebbe avere una rete di osservatori che frequentemente si recano a vedere le partite dei dilettanti indicando i giocatori meritevoli del salto di qualità.