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Serie A: perchè l'Inter vincerà lo scudetto

L’Inter ad inizio anno era considerata come una delle principali indiziate per la vittoria dello scudetto. Oggi, dopo una grossa fetta di campionato alle spalle, la squadra di Conte conferma i pronostici di inizio stagione e si appresta ad affrontare l’ultima parte di campionato con estremo ottimismo, viste anche le partite in programma nelle prossime settimane da parte delle principali antagoniste.

Al momento la squadra nerazzurra, dopo la vittoria col Torino e la sconfitta del Milan contro il Napoli, ha ben nove punti di vantaggio sui rossoneri. Le otto vittorie consecutive ottenute nell'ultimo periodo hanno di fatto avvicinato i meneghini al titolo che manca dal 2010. Titolo che potrebbe essere centrato matematicamente già molto prima della fine della Serie A 2020/2021.

Secondo le proiezioni, tenendo conto dell'ampio vantaggio dei nerazzurri, della media punti fin qui messa in cascina nel torneo da Lukaku e compagni (2,4 punti a partita) e quella delle inseguitrici (al momento con 2,11 punti per match è la Juventus ad avere la media punti più alta tra le rivali per lo Scudetto), la certezza matematica per la conquista del titolo per l'Inter potrebbe arrivare tra la 34ª (Crotone-Inter nel week end del 2 maggio) e la 35ª giornata (Inter-Sampdoria nel fine settimana del 9 maggio).

 

La LuLa

Tra i punti forza in assoluto di questa squadra c’è senza dubbio la coppia di attacco formata da Lautaro Martinez e Romelu Lukaku. Affiatati dentro il rettangolo verde e fuori dal campo, Lukaku e Lautaro formano la seconda coppia per gol tra i top campionati d’Europa. Se non fosse per l’extraterrestre Lewandowski, Lukaku e Lautaro sarebbero primi in Europa. L’attaccante polacco ha fin qui realizzato 32 gol (sì, avete capito bene), a cui vanno aggiunti i 10 del compagno di Muller. In totale fanno 42 e primo posto in classifica. Al secondo posto c’è proprio la coppia interista. Per Lukaku sono 19 le reti siglate fin qui in campionato, per Lautaro invece sono 14. I due in totale hanno anche realizzato 15 assist (8 Lautaro, 7 Lukaku). Una coppia d’oro che l’Inter si tiene stretta. Sul terzo gradino del podio, il duo bianconero Cristiano Ronaldo-Morata: 23 i gol siglati dall’attaccante portoghese, 7 quelli dallo spagnolo. Il totale è di 30 gol, tre in meno della LuLa. Quarto posto per la coppia nelle mani di José Mourinho, Harry Kane e Heung-min Son: 16 gol in campionato per l’uragano inglese, 13 per il partner d’attacco.

A pari merito con il duo di Mourinho anche la coppia del Psg formata da Mbappé-Kean. Sono 29 i gol realizzati fin qui in campionato: 18 reti per la stella francese, autore di una doppietta nell’ultimo turno, 11 per l’attaccante italiano.

 

La preparazione

L’Inter di questi mesi è senza dubbio una squadra concreta. Merito di una preparazione adeguata dovuta all’assenza di impegni infrasettimanale. Il grande vantaggio interista di non fare la Champions in fondo rispetto alla Juve a livello pratico è durato due partite. Quelle necessarie al Porto per eliminare già agli ottavi CR7 e soci. Ma mentre Pirlo e il suo staff in inverno hanno lavorato per arrivare al meglio alla ripresa delle coppe, Conte con i suoi ha potuto aumentare i carichi per arrivare al meglio allo sprint finale, dopo l'imminente sosta per le nazionali. Anche perché, causa calendario compresso dal Covid, l'Inter ha avuto meno tempo di tutti per fare la preparazione estiva, avendo giocato fino al 21 agosto.

Una condizione fisica ottimale, dunque, che ha permesso alla squadra di piazzare lo strappo decisivo in questa folle corsa scudetto. Nessuno in Europa, nell'ultimo mese e mezzo, ovvero da quando l'Inter ha iniziato il filotto, ha replicato il 100% di vittorie di Lukaku e soci. Neppure il Manchester City, seppur a fronte di più partite disputate. Il parallelo con il girone d'andata è la fotografia di una svolta: allora, contro le stesse otto avversarie, nella valigia di Conte si vedevano 15 punti, un quinto posto in classifica, un derby perso, alcuni singoli non all'altezza e molti dubbi di un equilibrio tattico precario.

A migliorare la situazione generale di questa squadra le prestazioni dei singoli che sono diventate via via sempre più convincenti. Skriniar ha ritrovato il sorriso, Brozovic la fiducia, Hakimi la capacità di correre all'indietro. Ma questo girone di ritorno ha soprattutto un passaporto danese. Il 30 gennaio l'Inter inizia il filotto, il 30 gennaio è anche la data della prima da titolare di Eriksen nel 2021. Sarà pur vero che, come dice Cristian, "il gol al Milan in Coppa Italia ha cambiato il modo degli altri di vedermi". Di sicuro, l'incrocio tra lui e il tecnico è determinante. Anche perché è avvenuto di pari passo a un cambio di mentalità di tutti i nerazzurri: oggi l'Inter legge, sceglie, amministra e governa il tipo di partita che vuole interpretare.

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  Scritto da Redazione Abruzzo il 20/03/2021
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