SERIE B, Breda per il dopo Oddo: cosa cambia a Pescara
È finita nel peggiore dei modi la seconda esperienza di Massimo Oddo sulla panchina del Pescara. L’ex terzino campione del mondo con la Nazionale di Marcello Lippi in Germania nel 2006 è stato, infatti, esonerato dopo un inizio di stagione disastroso che aveva visto la Delfino raccogliere solo quattro punti dopo nove giornate nel campionato di Serie B. L’esito funesto del secondo mandato di Oddo con i biancazzurri ricalca in qualche maniera la fine del primo capitolo del tecnico nel capoluogo abruzzese, quando nella stagione 2016/2017 di Serie A l’allenatore figlio d’arte fu esonerato a febbraio dopo aver messo a segno un ruolino di marcia poco inviabile (diciassette sconfitte in ventiquattro partite).
Quest’anno l’ennesima sconfitta interna (contro il Pordenone) è stata la goccia che ha fatto letteralmente traboccare il vaso e “costretto” la dirigenza biancazzurra e il patron Daniele Sebastiani a scegliere di dare una netta scossa all’ambiente, mandando a casa il tecnico abruzzese d’origine (nato a Città Sant’Angelo e cresciuto calcisticamente nelle serie minori regionali).
A prendere il posto di Oddo sulla panchina della Delfino sarà, dunque, Roberto Breda (foto), esperto allenatore con tanti anni di cadetteria sulle spalle. Per l’ex capitano della Salernitana (che esordirà in campionato proprio contro Delio Rossi, il suo ex allenatore quand’era giocatore nel capoluogo campano), quella sull’Adriatico sarà l’ennesima esperienza su una panchina di Serie B, dopo gli anni trascorsi a Reggio Calabria, Vicenza, Latina, Ternana, Chiavari, Perugia e Livorno. Al tecnico trevigiano il difficile compito di risollevare una squadra che nelle prime nove giornate del torneo cadetto è stata sconfitta ben sette volte e che, secondo tutti i pronostici calcio, è tra le formazioni più accreditate a retrocedere in Serie C.
Il Pescara di Oddo quest’anno era riuscito a vincere soltanto due partite nelle undici gare disputate in tutte le competizioni (Serie B e Coppa Italia), incassando la bellezza di 30 gol. Di conseguenza, l’esonero è stato invitabile. Il neo tecnico dei biancazzurri, Breda, è invece reduce dall’esperienza non proprio positiva di Livorno dove in due anni è riuscito a conquistare la salvezza (con il quattordicesimo posto nella stagione 2018/2019) e due esoneri nell’ultimo campionato (ad inizio stagione e dopo la richiamata in panchina al posto di Paolo Tramezzani).
Ma Breda è stato anche capace di portare in passato l’allora neopromossa in Serie B Latina alla finale dei playoff (e perdere contro il Cesena), così come ha fatto qualche anno fa a Perugia, prima di essere sollevato dall’incarico, anche in questo caso, a campionato ormai concluso e a playoff raggiunti (con la società perugina che lo rimpiazzò con Alessandro Nesta).
L’obiettivo di Breda è di riportare la Delfino in acque decisamente più calme. Il compito è difficile ma di tempo e spazio a disposizione il tecnico trevigiano ne avrà a iosa, visto che il campionato di Serie B è appena cominciato.
Ma quale sarà la tattica di gioco che il nuovo tecnico dei biancazzurri vorrà applicare nella sua esperienza in riva all’Adriatico? Quale Pescara sarà con Breda?
Breda preferisce impostare i suoi in campo con un modulo che prevede la difesa a tre (si parla di un 3-5-2 o di un 3-4-1-2). Spazio, dunque, in attacco alla coppia formata da Cristian Galano e Damir Ceter con Mirko Valdifiori a dirigere le operazioni sulla linea mediana; ad agire sulle fasce vedremo quasi sicuramente Ledian Memushaj e Fabio Maistro, quest’ultimo miglior marcatore stagionale della Delfino con tre reti messi a segno in cadetteria. Per il resto, davanti a Vincenzo Fiorillo che difenderà i pali, Breda potrebbe optare per qualche sperimentazione e qualche cambio di posizione, stravolgendo l’ordine di impiego dei titolari utilizzati da Oddo e dando spazio ai tanti giovani della rosa che scalpitano per mettersi in mostra.
Ancora qualche settimana di tempo e sapremo se la cura di Roberto Breda riuscirà a risollevare le sorti del Pescara, sempre più ultimo in classifica ed invischiato nella lotta per non retrocedere in un torneo, quello di Serie B, diventato con il passare delle stagioni maggiormente competitivo vista la crescente ambizione della maggior parte delle squadre partecipanti.