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Mister ITALIANI: "Buona partenza per il CALCIO ATRI"

A cura di Luca Salini

Ottimo esordio in campionato per il Calcio Atri che ha battuto in casa per 3 a 1 il Varano. Finalmente la parola è passata al campo e gli uomini guidati da Umberto Italiani hanno dimostrato grande viglia di essere protagonisti.

Mister Italiani, nella prima di campionato il suo Calcio Atri ha vinto per 3 a 1 la gara casalinga contro il Varano. Che partita è stata? 

Vincere all’esordio di un campionato dopo uno stop così lungo non è mai facile. Abbiamo incontrato una squadra ben organizzata e con un organico di tutto di rispetto che sicuramente dirà la sua nel corso del campionato. E' stata una partita agonisticamente molto valida anche se sul piano tecnico potevamo fare molto meglio. I ragazzi hanno prodotto una buona prestazione dimostrando compattezza e spirito di sacrificio e questa è sicuramente una buona base su cui lavorare.

Soddisfatto della prova dei ragazzi e del risultato? 

Sono sicuramente soddisfatto del risultato ma si poteva fare sicuramente meglio soprattutto dopo il doppio vantaggio. La soddisfazione più grande rimane comunque il fatto di aver schierato ben quattro 2002, due 2001 e due 2000, che hanno riconfermato, grazie al sostegno dei più esperti, il valore della progettualità che stiamo portando avanti. 

Avete condotto un mercato basato su innesti di giocatori di esperienza che aiuteranno a crescere i giovani promettenti del vostro vivaio.

Un mercato intelligente. Il mercato rispecchia gli obiettivi che ci siamo prefissati da tempo. I ragazzi che oggi hanno un posto in pianta stabile nell'organico sono tutti prodotti del nostro vivaio e hanno fatto il loro esordio ben due stagioni fa, confermandosi lo scorso anno. Abbiamo cercato di affiancare loro uomini di spessore umano, sportivo e calcistico, che amano questo sport e i valori in esso racchiusi, con l'obiettivo ambizioso di fare bene esprimendo un calcio propositivo e di forti valori morali. Colgo l'occasione per rammaricarmi di un eccesso di partecipazione emotiva espressa domenica, e di conseguenza  mi scuso per alcuni miei atteggiamenti non coerenti con la mentalità che cerchiamo di portare avanti.

Il Direttore Sportivo Iommarini è stato molto attivo durante il mercato estivo. Un DS così giovane e motivato può essere determinante per raggiungere risultati importanti?

Matteo Iommarini è un grande uomo prima di tutto. La conseguenza di essere un bravo direttore sportivo viene naturale. L'entusiasmo e l’ambizione della giovane età si accompagnano alla professionalità e alla competenza che dimostra ogni giorno. Abbiamo sposato insieme a tutta la società un'idea nei mesi di fermo causa covid e Matteo è stato molto bravo a concretizzarla come mercato e come organizzazione. Le belle parole però servono a poco, i fatti dimostreranno se noi tutti siamo all'altezza dei nostri buoni propositi.

Mister, viviamo questa terribile esperienza della pandemia. A suo avviso che campionato sarà e soprattutto pensa che la stagione si concluderà regolarmente? 

Io sono un ottimista. Mi piace vedere il bicchiere mezzo pieno. Dico soltanto di apprezzare il fatto che siamo tornati ad una sorta di normalità e di tenersi stretto il fatto che possiamo calpestare il manto verde la domenica. Di conseguenza dobbiamo cercare di conservare questa opportunità adottando tutte le misure che occorrono senza cadere in comportamenti superficiali, che possono mettere a rischio il precario equilibrio nel quale stiamo vivendo. Una raccomandazione in più va fatta ai più giovani, ossia di avere comportamenti responsabili, non solo per la salvaguardia dello sport ma per la protezione verso i nostri cari soprattutto anziani, ai quali dobbiamo tutto il nostro rispetto e il nostro amore.

Il girone D di Prima categoria è molto competitivo. A suo avviso qual è la favorita per la promozione diretta? 

Non penso ci sia una favorita. Dico che tutte le squadre sono ben attrezzate ed organizzate. Penso che ogni domenica sarà una gara difficile soprattutto per il diminuito numero di gare da effettuare e di conseguenza per il ridotto margine di recupero di eventuali passi falsi. Il girone D a mio avviso risulta sempre il più competitivo della regione per la qualità dei giocatori, dei tecnici e dell'organizzazione delle società. Inoltre c'è ancora quel sano campanilismo che rende la domenica sempre un giorno speciale.

Parliamo della sua squadra. Quali sono i vostri obiettivi per questo campionato dopo la miracolosa salvezza dello scorso anno? 

Lo scorso anno è stata una stagione, vista con il senno di poi, meravigliosa. Una salvezza ottenuta sul campo grazie al sacrificio di tutti coloro che hanno creduto ad un’idea che all'inizio poteva sembrare folle: giocare con 7- 8 2002 - 2001 in campo. Oggi questa folle idea è diventata normalità e vedere giovani e meno giovani correre, allenarsi, stimolarsi, rispettarsi e credere che ogni obiettivo è possibile, è una grande gioia. Gli obiettivi sono quelli di giocarsi ogni partita con la consapevolezza di non essere inferiori a nessuno e cercare di esprimere sul campo un calcio propositivo in avanti, sudato autentico vero, sperando che sia la strada giusta per ottenere i risultati che tutta la società e la citta di Atri meritano.

Lei è molto apprezzato dai giocatori che ha allenato e che allena. Qual è il segreto del suo successo? 

Se sono apprezzato non lo so. Allenare comporta delle scelte e delle decisioni, di conseguenza qualche situazione spiacevole. Solo agire con coerenza può far sì che con il tempo le decisioni siano capite da chi in quel momento le subisce. Allenare è un mestiere difficile, i giocatori ti misurano secondo i loro parametri che sono tutti diversi. Ogni anno ne hai di nuovi ed ogni anno è tutto diverso. La stima e il rispetto reciproco creato sui principi e sui  fatti reali penso siano una buona base per costruire qualcosa.

Dove vuole arrivare Mister Umberto Italiani?

Io da solo non potrei arrivare da nessuna parte. “La cosa divertente è che alla fine la scarsa disponibilità al sacrificio e al gioco di squadra rende più difficile raggiungere obiettivi personali. E' mia convinzione profonda che se si pensa e si ha successo come squadra, i riconoscimenti individuali verranno da sè. Il talento fa vincere le partite, l'intelligenza e il lavoro di squadra fanno vincere un campionato”(MICHAEL JORDAN ).

 

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  Scritto da Redazione Abruzzo il 14/10/2020
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