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2a CAT. - Il SANTA CROCE è pronto per un grande campionato

A cura di Luca Salini

Il Santa Croce quest’anno taglia il traguardo delle “nozze d’argento” e si appresta a disputare un campionato di seconda categoria con positive ambizioni, mantenendo tuttavia i piedi per terra e sperando in una salvezza tranquilla, come affermato dal Presidente Peppino Tosti.

Presidente Tosti, avete condotto un mercato in entrata di qualità e di quantità. E’ soddisfatto?

Finora abbiamo condotto un mercato molto soddisfacente. Abbiamo prima cercato di rinnovare la rosa puntando su dei giovani e poi puntellarla con elementi di esperienza, quindi con dei ritorni inaspettati. La nostra idea è stata quella di rapportarci con il Mister per ogni singolo acquisto perché è lui che li andrà a mettere in campo. È vero che abbiamo fatto tante mosse di mercato ma ora bisogna vedere come si riveleranno in campo. Per questo ci tengo a fare un grosso in bocca al lupo a tutti loro i ragazzi.

Il vostro motto è puntare sui giovani promettenti provenienti da società che militano in categorie superiori. Avete anche instaurato una collaborazione con la Nuova Santegidiese e con il New Club Villa Mattoni.

La nostra società quest'anno compie 25 anni e non abbiamo nessuna intenzione di farla finire perché non viene rinnovata. Anche grazie alla volontà di puntare sui giovani da parte del mister Giardini abbiamo capito che era il caso di prendere ragazzi interessanti nei territori limitrofi. Se ti affacci a società più blasonate arrivi a valutare i giovani del New Club Villa Mattoni e della Nuova Santegidiese che ci hanno dato fiducia con la cessione dei loro giovani in prestito. Molti di questi acquisti sono già vecchie conoscenze del Mister quindi non sarà difficile per loro ambientarsi.

Presidente con quali obiettivi e aspettative vi apprestate ad iniziare il campionato di seconda categoria?

Fino a due anni fa eravamo una matricola della Terza Categoria perciò ora ci sembra un po' azzardato pensare con decisione alla Prima Categoria. Poi, se giustamente si valutano gli sforzi societari di quest'anno, si potrebbe anche pensare in grande ma non è questo il momento perché non abbiamo nulla in tasca. Per questo motivo invito tutti a rimanere con i piedi per terra e sperare semplicemente nella salvezza. Solo il campo ci farà capire se stiamo scrivendo una favola o se stiamo semplicemente sognando obiettivi difficili da raggiungere. Comunque sia, nulla è impossibile.

Il Santa Croce è stata inserita nel girone E. Quali sono a suo avviso le compagini più attrezzate?

Il Santa Croce è stato inserito giustamente nel girone teramano che si presenta molto ostico. Valutando il livello del campionato penso che tutto può succedere e qualunque squadra può stupire quest'anno. Ci sono tante compagini attrezzate perciò lascerò parlare il campo senza sminuire altre squadre.

Avete puntato su Mister Alan Giardini, che è riuscito a valorizzare i giovani con ottimi risultati.

 Dobbiamo molto al nostro Mister che con passione e determinazione sta davvero facendo tanto per questa maglia. Con la sua professionalità viene apprezzato dai giovani che con lui si sentono al centro del progetto e viene stimato dai più "esperti" per come gestisce il lavoro. Molti ragazzi sono stati felici di firmare con noi perché sanno che il mister li conosce, li ha già allenati in altre squadre e sa come fare per valorizzarli. Anche al Mister va un grosso in bocca al lupo.

Presidente, cosa pensa del Protocollo anti Covid introdotto dalla Federazione per la ripresa dei campionati dilettantistici?

Il Protocollo anti Covid è qualcosa di cui non possiamo fare a meno. L'importante era ripartire in sicurezza perché come disse Arrigo Sacchi "Il calcio è la cosa più importante delle cose meno importanti". Non potevamo stare più senza e abbiamo sofferto facendo a meno delle nostre giornate di sport. Cercheremo di seguire le norme anti contagio ma non bisogna negare che se il Covid circola tra i giocatori è proprio difficile non contrarlo. Una buona notizia è che non andrà in quarantena tutta la squadra se c'è un positivo ma solo l'interessato con i compagni che faranno i tamponi per essere in sicurezza. Per il resto speriamo di non incappare mai in questa situazione cercando anche nella vita privata di rispettare le norme.

Il mercato è chiuso oppure state preparando altri colpi?

Il mercato non è ancora finito e tutto può succedere però al momento la nostra rosa sembra al completo. Salvo incredibili sorprese il Santa Croce è al completo.

Presidente, la squadra è molto affiatata e si percepisce anche dai social. Il calcio è sinonimo di aggregazione e di sano divertimento. Condivide?

Il nostro team dura dal 1995 e abbiamo sempre fatto campionati amatoriali fino a pochi anni fa. Nella settimana erano più le cene di squadra che le gare di campionato. Nonostante la competizione è più importante, le cene non mancheranno mai perché è ciò che serve ad un gruppo per essere coeso e armonioso. Prima di avere ragazzi compagni di squadra è importante che il Santa Croce abbia al suo interno tanti amici. Lo sport è proprio questo, amicizia e divertimento, poi noi ci aggiungiamo arrosticini e birra ed è fatta. Per quanto riguarda i social, da quest'anno abbiamo deciso di esaltare e pubblicare ciò che riusciamo a costruire nel nostro piccolo. Pensiamo che il lato comunicativo sia importante per far conoscere la squadra perciò da quest'anno siamo più attivi sui social.

Avete disputato la prima amichevole contro il Monticelli terminata 2 a 2. L’inizio che si aspettava?

Contro il Monticelli la squadra mi ha fatto un'ottima impressione anche valutando il valore della compagine avversaria. Un test importante per tutti. Siamo pronti!

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  Scritto da Redazione Abruzzo il 23/09/2020
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