Il Presidente ITALIANI presenta il "nuovo" CALCIO ATRI
A cura di Luca Salini
Come al solito pacato e onesto, diplomatico e schietto, competente e sempre aperto al confronto e al dialogo. In sintesi il Presidente Italiani rispecchia fedelmente questa descrizione. Il Calcio Atri si appresta a disputare il campionato di Prima categoria girone D. Lo abbiamo intervistato e come al solito non ha rilasciato dichiarazioni banali e scontate.
Presidente Italiani, dopo la bella salvezza dello scorso anno vi apprestate a disputare il nuovo campionato di prima categoria nel segno della continuità.
Nel segno della continuità tecnica e della crescita del gruppo. Sono stati confermati i ragazzi artefici della salvezza insieme ad alcuni veterani, tra cui ricordo il capitano Lorenzo Angelozzi. Quest'anno al gruppo abbiamo aggiunto pedine di spessore utili alla crescita sportiva della società e tecnica dei ragazzi. Abbiamo confermato lo staff Tecnico con Mister Umberto Italiani ed il suo vice Giulio Pavone, il preparatore Guido da Fermo ed abbiamo inserito l'allenatore dei portieri Danilo Mastrilli. Ringrazio chi non vestirà più la nostra maglia per aver dato comunque un sostegno alla causa anche in momenti difficili.
Sono stati ufficializzati i gironi del campionato di prima categoria. Un giudizio sul girone D, in cui è stato inserito il Calcio Atri?
Premetto che il lavoro del Comitato Regionale e dei suoi dirigenti, a cominciare dal Presidente Ortolano, in quest’estate è stato molto difficile. Ho partecipato alle video conferenze della Consulta in rappresentanza del girone di prima categoria teramano portando la voce di tutti i presidenti. I 5 gironi da 12/11 squadre rappresentano una novità. Sara un mini torneo appassionante, rapido e veloce. Il Girone D è composto da tutte società teramane. Noi non abbiamo derby ma abbiamo sicuramente avversari importanti e difficili. Posso affermare che il girone teramano è senza dubbio quello che esprime il miglior tasso tecnico. Auspico fortemente che il campionato si svolga senza soste eccessive e che si possa concludere (play off a parte) prima della pausa di Pasqua.
Il Calcio Atri rappresenta un esempio da seguire. Tanti giovani in prima squadra, un settore giovanile invidiabile. Lo scorso anno avete raggiunto la salvezza con una rosa composta in prevalenza da ragazzi nati dopo il 2000.
Lo scorso anno credo di poter dire di aver raggiunto un risultato sul campo di altissimo spessore. Una salvezza sul campo contro tutto e tutti che vale molto più di una vittoria di un campionato o di un secondo posto. Solo Il Mister ha avuto il coraggio, e cito solo un esempio della scorsa stagione, di sostituire un esperto e far entrare un 2002 nel bel mezzo della sfida salvezza a Isola del Gran Sasso vedendolo realizzare il goal che ha chiuso la gara in nostro favore. Ancora una volta ho toccato con mano che il lavoro paga sempre. Se c'è una persona che ci ha creduto più di tutti quella è il Mister Umberto. Il mister, a detta di tutti, è un allenatore serio, preparato, esigente, sereno, riflessivo e, con la calma che lo contraddistingue, è riuscito a tirar fuori da ogni ragazzo il meglio.
Vogliamo parlare del mercato estivo. Come vi siete mossi durante la campagna acquisti? Diciamo una campagna acquisti un pò anomala a causa della pandemia.
Per parlare di mercato devo presentare il nostro DS Matteo Iommarini. Un grande attaccante che ha scelto di lasciare il calcio giocato ed intraprendere la carriera da Direttore Sportivo. Matteo ha condotto una campagna acquisti in tranquillità, senza grossi affanni o spese, chiusa oggi con l'arrivo di Valerio Vianale, esperto centrale difensivo. La pandemia ha frenato gli incontri dal vivo, ma le chat di tutti i dirigenti parlano di un mercato vivo, intenso e interessante.
Avete aggiunto elementi di esperienza a ragazzi dall'avvenire roseo. Quali sono i vostri obiettivi per il prossimo campionato?
I nostri obiettivi sono quelli di raggiungere una buona posizione in classifica, di migliorare comunque i risultati dello scorso anno e poi si vedrà. Le incognite in questa stagione sono moltissime.
Presidente, ci sono stati anche nuovi innesti in società. Ce li illustra?
Abbiamo avuto la fortuna di incontrare amici che hanno voluto sposare il progetto della nostra società con la grinta che li contraddistingue: Roberto Fedele, Nino Di Crescenzo, Pietro Soglia. Sono amici che, pur ribadendo il loro amore per la propria squadra cittadina, hanno voluto tornare ad essere parte attiva del calcio dilettantistico. Nino è una bomba di energia, un imprenditore, ma soprattutto un cantante importante, NANCO, che ha appena pubblicato la sua ultima fatica, il singolo "Marcinelle", in cui racconta il disastro di Marcinelle del 1956. Roberto Fedele è un appassionato di calcio e professore al Moretti di Roseto. Un conoscitore di calcio. Non a caso ha il ruolo di Consulente del Presidente. Pietro Sfoglia è un uomo di altri tempi. Un uomo tutto di un pezzo, la sua parola vale più di un atto notarile. Ricordo anche chi continua con noi il percorso: Carlo Di Francesco, Enzo di Meco, Andrea Iommarini, Matteo Iommarini.
A suo giudizio il Protocollo anti-Covid consentirà di iniziare e terminare il campionato regolarmente e in sicurezza?
Il protocollo è una mascherina. Nel senso che da sola non ci protegge ma anche nel senso che è una ipocrisia. Giocare a calcio implica contatti ,scontri, spogliarsi in uno spogliatoio e fare tante altre cose a stretto contatto. Quindi il protocollo è una foglia di fico. I protocolli sono argini flebili alla vita quotidiana che ci aiuteranno a vivere con la coscienza serena laddove li rispettiamo, sempre nella speranza che non accada nulla. Sul tema specifico per i dilettanti il protocollo prevede che il rappresentante legale è il responsabile di tutto. Poi abbiamo la figura del DAP (Delegato attuazione protocollo) che ogni società deve individuare. Bisogna rispettare delle procedure ad ogni allenamento ed in ogni gara, con l’obbligo di sanificazione ad ogni allenamento. Purtroppo, e questo accade solo per i dilettanti, il nuovissimo protocollo prevede che, in caso di Covid di un giocatore, la ASL metta in quarantena l'intera squadra. Sarà poi il Comitato regionale a prendere le conseguenti decisioni in caso di mancanza di una squadra ad una gara e valuterà caso per caso. Il rischio esiste e vale per tutti.
In quale impianto sportivo vi allenerete e in quale campo giocherete le partite del campionato?
Noi giocheremo e ci alleneremo presso il Comunale PICCIRILLI nel Centro Turistico Integrato. Colgo l'occasione per ringraziare l'Amministrazione comunale che è riuscita a completare i lavori di sostituzione del manto artificiale in erba sintetica in tempo utile per farci svolgere le necessarie attività.
Presidente, nelle precedenti interviste lei ha lanciato l'idea di unire le forze del calcio atriano e di dar vita ad una società forte capace di unire le varie anime che compongono il panorama calcistico atriano. A che punto è questo processo di concentrazione di energie?
Il Tempo è sempre galantuomo e ti ringrazio per ricordare come da ormai due anni cerco di spendermi su questo tema. In questa estate sembrerebbe esserci stata una battuta di arresto a tale processo con la nascita di una nuova compagine societaria su Atri capoluogo: la società HADRANUS dell'amico Presidente Plevani a cui rivolgo il più caloroso in bocca al lupo. Dico sembrerebbe perchè cosi è stata percepita dall'opinione pubblica. Io invece ritengo che questa società ha raccolto una fisiologica esigenza dei ragazzi di Atri, diciamo meno giovani, che vogliono giocare a Calcio ma non trovano spazio nelle altre due società esistenti. Questa società segue un progetto mentre le altre due (Calcio Atri e Hatria Calcio) devono trovare la forza di saltare la staccionata e stare insieme. Io e noi del Calcio Atri i nostri recinti li abbiamo divelti. Gettiamo le basi in questa stagione sportiva per trovare le giuste strade per unirsi accantonando risentimenti e personalismi.