Serie A sempre più lontana: alla ripresa Pescara deve cambiare rotta
Nonostante i buoni propositi di inizio stagione e qualche ottima prestazione soprattutto nella prima parte di campionato, il Pescara sembra aver quasi definitivamente abbandonato l'idea di una promozione in serie A. Con 5 sconfitte nelle ultime 6 gare disputate, i biancoblu hanno infatti avuto un inatteso tracollo, che ad oggi si traduce in un 14esimo posto a sole 3 lunghezze dalla zona playout. Cosa c'è da attendersi, dunque, a questo punto della stagione? Facciamo il punto sulla situazione dei "delfini" e sull'attuale quadro della serie B in vista di un ritorno in campo.
Un campionato finora deludente anima la tifoseria
Partito tra le favorite del torneo e con grandi ambizioni per un ritorno in massima serie, vista anche la promozione sfiorata per un soffio lo scorso anno, il Pescara ha incontrato nel corso della stagione diverse difficoltà che hanno portato, tra l'altro, alle dimissioni di mister Luciano Zauri e all'ingaggio di Nicola Legrottaglie come nuovo allenatore. Il cambio, tuttavia, non sembra aver generato la tanto attesa scossa e, con l'attuale situazione di classifica, anche gli esperti e i principali portali di scommesse serie A e B al momento non ripongono fiducia verso una possibile rincorsa playoff.
L'ultima pesante sconfitta (4-0) maturata contro la capolista Benevento ha alimentato forti critiche anche dalla tifoseria, che ormai non crede più nelle potenzialità di questa squadra e punta il dito contro quei giocatori rei di aver deluso le aspettative. Una campagna acquisti sbagliata e scelte tecniche incomprensibili rappresentano per i supporter biancazzurri le principali cause di una vera e propria disfatta, in cui non si salva né la dirigenza, né lo staff tecnico e i calciatori, che sembrano aver perso qualsiasi stimolo a scendere in campo.
Una squadra che non lotta come dovrebbe, spesso in balia degli avversari, non è certo il Pescara che ci si sarebbe aspettati a inizio torneo ed è per questo motivo, in particolare, che la tifoseria si mostra oggi particolarmente delusa e arrabbiata. Se gli infortuni rappresentano una possibile "giustificazione" alla crisi di risultati, è anche vero che chi ama questa maglia si attenderebbe tutt'altro impegno e coinvolgimento, fattori che invece sembrano mancare favorendo il malcontento generale: insomma, una stagione sfortunata ci può stare, ma il caso dei Delfini sembra molto più complesso.
In questa situazione, la stessa posizione di Legrottaglie non sembra più così solida e in città si inizia già a vociferare sui possibili successori del tecnico biancoblu, ufficialmente per la prossima stagione ma non escludendo un'ulteriore rivoluzione per dare una scossa in questa fase finale del torneo. D'altronde la cura portata dall'ex difensore juventino non ha dato i frutti sperati e, anzi, la squadra sembra sempre più spaesata e smarrita, tanto da far temere per un possibile crollo finale. In questo momento, dunque, è proprio la pausa del campionato a dare qualche possibilità al Pescara, che alla ripresa dovrebbe almeno recuperare alcuni infortunati di lungo corso, fondamentali per ritrovare la solidità perduta e un pizzico di morale.
La situazione delle altre squadre di B
Se il Pescara è ormai fuori dai giochi playoff, la situazione delle altre squadre di B risulta ben più movimentata, grazie a una classifica particolarmente corta. Senza contare il Benevento, che conta ormai 20 punti di vantaggio sulla seconda in classifica e sta portando avanti un campionato di tutt'altro livello rispetto alle avversarie, dal Crotone in giù si contano ben 8 squadre in soli 9 punti, pronte a darsi battaglia fino all'ultimo minuto di gioco per agguantare la promozione diretta o, quanto meno, per non rischiare di rimanere fuori dalla lotteria finale dei playoff.
Crotone, Frosinone, Pordenone, Spezia, Cittadella, Salernitana, Chievo Verona ed Empoli sono al momento le squadre dalle quali usciranno fuori, salvo incredibili stravolgimenti di classifica, i due team che faranno compagnia al Benevento nel salto di categoria. Pronosticare le favorite appare piuttosto difficile, dal momento che l'equilibrio sembra essere l'elemento caratterizzante di questa porzione di classifica: se il Crotone pare avere una marcia in più e si è dimostrato nelle ultime partite disputate in ottima forma (4 vittorie negli ultimi 4 match), le altre squadre mancano di una vera e propria continuità e alternano fasi estremamente positive a inattesi passi falsi.
Il Pordenone, per esempio, nella prima fase del torneo ha mantenuto un eccellente ruolino di marcia per poi calare lentamente ed essere agguantato dalle altre concorrenti, mentre la Salernitana si ritrova ora in zona playoff dopo aver fatto bungee jumping dalle primissime posizioni alla zona playout, per poi recuperare nuovamente credito. Allo stesso modo anche le altre squadre citate alternano alti e bassi, anche per merito di un livello generale piuttosto equilibrato che sta favorendo un torneo aperto a qualsiasi verdetto finale, rendendosi protagoniste di un campionato privo di prime donne (Benevento escluso).
Più definita sembra essere invece la situazione in zona retrocessione, con un Livorno ormai troppo lontano dalla quart'ultima posizione (-12 punti), Cosenza e Trapani impantanati nelle sabbie mobili (rispettivamente -7 e -6 dalla Cremonese) e in una situazione quasi compromessa e un gruppetto di almeno 7 squadre che cercano di non lasciarsi risucchiare in un eventuale playout, che con l'attuale classifica vedrebbe sfidarsi Ascoli e Cremonese.
Società ambiziose come il Perugia, la Cremonese e lo stesso Pescara si ritrovano a dover lottare contro il rischio di una retrocessione che avrebbe del drammatico e sono chiamate, per questo motivo, a sovvertire quanto finora mostrato in campo per dare una spallata a ogni possibile rischio. Sei punti sono davvero pochi e nessuna delle squadre presenti nel gruppo (che conta anche Pisa, Juve Stabia, Venezia e Ascoli) può dirsi al sicuro: non resterà che vedere come ciascuna di esse avrà affrontato la lunga pausa e chi sarà riuscito a ricompattarsi in vista del rush finale.