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Mister DE FULVIIS ci racconta il suo settore giovanile e non solo..

Intervista a Massimo De Fulviis, allenatore nel settore giovanile della Sporting Gran Sasso a cura di Luca Salini

Sovente, non è il caso nostro, si tende a sottovalutare l’operato e il ruolo degli allenatori e degli operatori del settore giovanile. Così facendo si trascurano i meriti di uomini di calcio che svolgono una funzione importante non solo nella crescita sportiva ma anche nella formazione e nello sviluppo generale del ragazzo. Leggendo l’intervista a Mister Massimo De Fulviis si comprenderà meglio l’importanza del settore giovanile nel panorama calcistico.

Mister De Fulviis, dopo aver appeso le scarpe al chiodo ti sei dedicato prevalentemente ad insegnare calcio ai ragazzi. Attualmente sei impegnato con la F.C.D. Sporting Gran Sasso nel settore giovanile. Di cosa ti occupi in particolare?

La F.C.D. Sporting Gran Sasso è un progetto nato quest’anno dalla collaborazione di 4 storiche società del calcio teramano: Montorio 88, Alba Mountarei, Insula Calcio e Pontevomano. La nuova società si occupa esclusivamente di attività di base/scuola calcio e settore giovanile. Il progetto è grande e ambizioso e si pone come obbiettivo principale quello di favorire una sana crescita del bambino/ragazzo. Attualmente possiamo vantarci di essere la società con maggior numero di tesserati della provincia di Teramo e grazie a questa unione riusciamo a rappresentare tutte le categorie dell’attività di base (con più gruppi dislocati sul territorio), oltre che la categoria giovanissimi (di cui abbiamo due squadre) e quella allievi. Nostro fiore all’occhiello è sicuramente la squadra femminile di calcio a 5. A me è stato affidato il gruppo “sperimentale” della categoria giovanissimi.

Mister, tu sei un esperto di calcio a tutti i livelli: che differenza c'è tra allenare i ragazzi e allenare la prima squadra? 

Allenare i ragazzi è bellissimo ma, allo stesso tempo, non è assolutamente semplice. Con loro devi essere prima di tutto un educatore e poi un allenatore/istruttore, devi essere consapevole che stai svolgendo anche e soprattutto un compito sociale e formativo sia da un punto di vista educativo che motorio-tecnico e che dovrai essere bravo a gestire, oltre loro, anche e principalmente i genitori che spesso e volentieri sono i loro peggiori consiglieri. Quando alleni una prima squadra la componente che più si differenzia rispetto ai ragazzi è sicuramente quella atletica. Inoltre con gli adulti si tende a prediligere allenamenti mirati allo sviluppo della tattica collettiva a discapito della tecnica di base che si presume oramai acquisita. In entrambi i casi un bravo allenatore deve essere un leader e trasmettere fiducia ed entusiasmo al proprio gruppo ed è indispensabile che dedichi a ogni singolo ragazzo, in campo e fuori, la giusta attenzione così da poter mantenere vivo e prolifico il rapporto con i propri giocatori.

Un giudizio sul campionato di Eccellenza. Il Chieti ormai è scappato via. Ti aspettavi qualcosa di più dal Pontevomano? 

Il Chieti partiva con il favore dei pronostici e non a caso, a sei giornate dal termine, è primo in classifica con 9 punti di distacco dalla diretta inseguitrice. Nella griglia play-off vedo favorita su tutte il Sambuceto ma non mi meraviglierei se alla fine la dovesse spuntare la Torrese. Il Pontevomano a mio modo di vedere, nonostante i numerosi infortuni, sta rispettando il suo ruolino di marcia e sono sicuro che otterrà una salvezza tranquilla.

In Promozione girone A, spicca il grande campionato del Piano della Lente, il Montorio è un pò attardato. Castelnuovo e Nuova Santegidiese se la giocheranno fino alla fine. Un campionato davvero entusiasmante. 

Il Piano della Lente ha ottimi giocatori in tutti i reparti e un allenatore preparato come Muscarà; non mi meraviglia assolutamente vederlo in quella zona della classifica. Dal Montorio, nobile decaduta (oltre 20 anni di seguito in eccellenza), tutti si aspettano sempre grandi campionati, ad ogni modo può ancora recitare un ruolo da protagonista, l’importante è che rimanga concentrata fino alla fine e non commetta più errori. In tal modo potrebbe mantenere una valida posizione nella griglia play-off. Castelnuovo e Nuova Santegidiese sono due ottime squadre con organici importanti per la categoria ed entrambe lotteranno fino alla fine. Tra le due vedo un po’ meglio i nero-verdi i quali, oltre ad avere un calendario più agevole, secondo me dispongono di una rosa più ampia e meglio attrezzata. 

Mister, nel campionato di prima categoria girone D al vertice regna l'assoluta incertezza. E' difficile fare un pronostico. Ma chi è la favorita per la promozione? E per i play-off? 

L’attuale campionato di prima categoria girone D è molto più livellato rispetto alle passate stagioni; diverse, infatti, sono le squadre attrezzate per fare bene. Basti pensare che nella zona mediana della classifica e nella zona play-out militano squadre con organici molto validi e che erano state concepite per altri obiettivi. Nella zona alta possiamo dire che le attese iniziali sono state più o meno rispettate ed obbiettivamente ritengo che si stiano giocando il salto di categoria quelle formazioni dalla maggiore continuità di prestazioni e con i migliori organici del girone. L’Annunziata Giulianova rappresenta sicuramente la squadra che ha più possibilità di ambire a una promozione diretta. A seguire nell’ordine Silvi, Miano e New Club Villa Mattoni.

Nel campionato di seconda categoria girone D, chi la spunterà tra Il Moro Paganica e Lions Villa? Ti aspettavi di più dalla SIM Pontevomano? 

A otto giornate dal termine Il Moro Paganica ha ben 8 punti di distacco dal Lions Villa (seconda in classifica) e con lo scontro diretto già disputato la vedo dura per la compagine di mister Troiani riuscire a recuperare lo svantaggio. Nel calcio, però, mai dire mai. Più che dalla SIM Pontevomano mi aspettavo di più da Mister Isotti, ragazzo valido e molto preparato, dedito al lavoro sul campo e ottimo leader; da uno con le sue qualità ci si aspetta sempre campionati di alto livello.

Mister, ci illustri il tuo modo di concepire il calcio? La tua idea di gioco. 

Ai miei ragazzi cerco sempre di trasmettere la mia passione, la mia voglia di fare bene, il mio senso di sano agonismo che mi portano a lottare, metaforicamente parlando, su tutti i palloni. Pretendo da loro che tali principi vengano messi in atto durante gli allenamenti e le partite. Essendo abituato da sempre ad allenare in campionati giovanili dove la classifica non conta, o quanto meno dove non si corre il rischio di retrocedere, nei limiti del possibile tendo sempre a prediligere un gioco offensivo con costruzione dal basso, anche a costo di sbagliare.

Sei soddisfatto dei risultati raggiunti durante la stagione in corso? 

Posso affermare senza paura alcuna di essere smentito che tutti i ragazzi da me allenati in questa stagione sono maturati oltre che calcisticamente anche e sopratutto umanamente. A ciò si aggiunga che sono riuscito a instaurare un ottimo rapporto anche con i loro genitori e questo non può far altro che rendermi soddisfatto di quanto sin qui fatto. Naturalmente tutto ciò è merito, oltre che della società, anche e soprattutto del mio amico e collaboratore Berardo De Baptistis, persona davvero eccezionale, con un’esperienza oramai decennale nel modo del settore giovanile e dell’attività di base e con la quale spero si poter continuare a lavorare anche in futuro.

Ultima domanda: cosa farà Mister De Fulviis la prossima stagione?

È ancora presto per parlare di futuro. Sicuramente mi piacerebbe e spero di poter continuare a collaborare con la F.C.D. Sporting Gran Sasso dove mi sono trovato davvero bene sia con il gruppo che con la società.

A cura di Luca Salini

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  Scritto da Redazione Abruzzo il 06/03/2019
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