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PIANO LENTE, Muscarà:"ci aspettavamo di fare un campionato importante"

Intervista al Mister del Piano della Lente Gianluca Muscarà a cura di Luca Salini

Il Piano della Lente occupa la seconda posizione in classifica nel girone A di Promozione, in coabitazione con Castelnuovo e Nuova Santegidiese. Si tratta di una squadra molto prolifica in attacco con ben 53 reti segnate (miglior attacco del campionato), guidata magistralmente da Mister Gianluca Muscarà, protagonista dell’ormai tradizionale intervista settimanale.

Mister vogliamo parlare della sua carriera da giocatore, degli inizi, delle squadre in cui ha militato. Un bilancio di un percorso che le ha dato grandi soddisfazioni.

Ho iniziato a giocare a calcio come tutti facevano ai miei tempi, ossia per strada, nei cortili (dove i muri erano le porte), nei terreni sconnessi con gli alberi in mezzo dove quattro mattoni erano le porte. Credo che a quei tempi, giocando per strada, ci si formava caratterialmente ed anche tecnicamente. Ho iniziato nel settore giovanile del mio paese, l’Insula, per poi giocare in Promozione con il Pontevomano. In seguito ho giocato per diciotto anni a Mosciano in serie D, dove, sinceramente, ho il rimpianto di non aver fatto il salto tra i professionisti dopo buoni campionati. Ho giocato anche a Montesilvano e Celano, infine per problemi familiari sono tornato a giocare nel mio paese.

Mister Muscarà, lei ora è allenatore del Piano della Lente, compagine che milita nel girone A del campionato di promozione. In passato è stato un ottimo centrocampista che ha giocato in squadre importanti. La differenza tra allenare e giocare?

La differenza e' notevole, è come fare due "lavori" diversi. Da calciatore, finita la partita, si archivia tutto ed una buona prestazione comunque puo' portare serenità. Da allenatore, invece, bisogna rapportarsi con tanti caratteri diversi, fare delle scelte. Inoltre spesso tutto e' legato ai risultati.
Se non arrivano, c'e' poco da stare sereni.

Con il Piano della Lente state facendo un ottimo campionato: secondi in classifica a 52 punti. Siete reduci dalla bella vittoria sul difficile campo di Montorio. Si aspettava di trovarsi in questa posizione di vertice?

In estate abbiamo cercato di costruire un gruppo importante, sano, con giocatori di qualita'. Posso dire che ci aspettavamo di fare un campionato importante.

Quali erano i vostri reali obiettivi ad inizio stagione?

Gli obiettivi iniziali erano i playoff, poi nel nostro girone ci sono 7-8 squadre di livello che potenzialmente potevano e possono ambire agli spareggi per la promozione. Sul campo e' tutto piu' difficile, nulla e' scontato.

Mister, durante la stagione forse in qualche partita meritavate di ottenere risultati migliori, che vi avrebbero consentito di essere più vicini al primo posto. Ci sono rimpianti?

I rimpianti ci sono. Senza andare tanto indietro credo che abbiamo buttato via due punti con il Castelnuovo e due con il Borgo S. Maria. Ma in alcune partite ci abbiamo messo anche del nostro, quindi ci sono aspetti che dobbiamo migliorare
A suo avviso la squadra più forte che avete incontrato? E la più attrezzata per la vittoria finale?

La squadra che ci ha messo piu' in difficolta' e' stata la Santegidiese, con cui abbiamo pareggiato all’andata, anche se sinceramente loro meritavano di vincere. Le squadre più attrezzate a mio avviso sono quelle che stanno sopra in classifica. Come rosa, anche numericamente, forse il Castelnuovo è la più attrezzata. Ad ogni modo io mi tengo stretto i miei giocatori.

Durante il mercato invernale avete effettuato operazioni in entrata e in uscita?

Abbiamo preso Scartozzi che, dopo un inizio non facile, ora sta dimostrando il suo valore, poi l’argentino Libonatti e due ragazzi del 2000: Scognamiglio e Iachini. In uscita abbiamo ceduto dei ragazzi fuori quota.

Torniamo alla partita di domenica, vinta con un gran gol di D'Egidio. Il Montorio recrimina per un gol annullato nel finale. Un giudizio sulla partita.

Partita difficile: il Montorio e' una squadra che concede poco, che si basa sulla forza fisica e fa delle situazioni da fermo la sua arma migliore. Penso che nel primo tempo abbiamo fatto meglio meritando il vantaggio, poi nella ripresa abbiamo difeso bene rischiando solo in una circostanza su fallo laterale. Per quanto riguarda l'episodio sul finale, l'arbitro ha fischiato prima che la palla venisse colpita di testa dal giocatore del Montorio. A mio avviso prendere gol sarebbe stata un’ ingiustizia in quanto le rimesse laterali del Montorio erano irregolari, come facevo notare all’assistente. Poi nell’episodio del gol annullato, il giocatore addirittura alza il piede. La partita poteva finire anche in pareggio ma sicuramente la palla in area non ci doveva arrivare.

Mister: cosa chiede a questo finale di campionato per la sua squadra?

Chiedo ai ragazzi di giocare ogni partita al massimo e cercare di migliorare in allenamento. 

 

A cura di Luca Salini

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  Scritto da Redazione Abruzzo il 26/02/2019
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