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Campionati e Risultati: NAZIONALI REGIONALI PROVINCIALI     VIDEO

Intervista al giornalista LORENZO VALLERIANI a cura di Luca Salini

Intervistare Lorenzo Valleriani rappresenta un motivo di grande orgoglio. Di solito è Lorenzo a tenere in mano il microfono e a porre domande sempre appropriate e intelligenti. Per questa occasione i ruoli si sono invertiti… Lorenzo è un personaggio poliedrico e dai mille interessi: grande intenditore di calcio, competente giornalista sportivo, impeccabile conduttore di trasmissioni televisive, ora è diventato anche Consigliere Comunale a Montorio. Si è guadagnato la fiducia sempre sul campo e il Sindaco gli ha conferito importanti deleghe. Ascoltiamo Lorenzo.

Lei è un profondo conoscitore del calcio dilettantistico regionale, che segue con passione anche in virtù dell'attività di giornalista sportivo. Ci descrive cosa rappresenta il calcio per Lorenzo Valleriani?

Il calcio è un po' il racconto della mia vita. E come nel calcio nel mio vissuto ci sono state vittorie e sconfitte. Le mie attuali amicizie, quelle forti e sincere, sono nate grazie al pallone che rotola. Dall'altra parte devo ammettere che la mia compagna non sopporta questo sport e ciò che gira attorno al movimento. Ma questo è un altro discorso...(ride).

Come valuta l'inizio delle squadre abruzzesi nel campionato di serie D? 

Nel complesso a mio avviso si tratta di un andamento positivo.
Ma è innegabile la delusione per l'inizio di stagione di Avezzano e Pineto. Sono società strutturate al limite della perfezione ed i risultati sul campo non rispecchiano, ad ora, gli sforzi societari. Ma siamo solo all'inizio. Negli anni passati ho seguito il lavoro di Paolo Rachini e sono convinto che il Francavilla continuerà a stupire in positivo. Per la vittoria finale dico Cesena anche se il Matelica gira come un orologio svizzero.

Il Notaresco San Nicolò è partito fortissimo, il Real Giulianova naviga a metà classifica, un pò dietro il Pineto. Secondo lei quale compagine teramana potrebbe puntare a posizioni di vertice nel campionato di serie D? 

Il Notaresco credo possa recitare un ruolo importante e sono piacevolmente colpito da mister Cudini, un allenatore che ammiro moltissimo in quanto sempre propositivo e mai remissivo.
Per i giallorossi penso sia un anno interlocutorio, una sorta di rodaggio. Per il Pineto, come detto sopra, c'è la necessità di ritrovare la verve per non disputare una stagione anonima. 

Un giudizio sul "suo" Montorio che milita nel girone A del campionato di promozione.

Il Montorio viene da 21 anni di eccellenza e calarsi nel campionato di promozione può creare difficoltà. Sarà un girone combattuto come la storia insegna ma sono convinto che società e staff tecnico troveranno la soluzione più idonea per salire di categoria. Lo spero da tifoso e da amministratore.  

Nel campionato di Eccellenza Nereto Calcio e Alba Adriatica veleggiano in zona play-off. Possono raggiungere l'obiettivo a suo avviso? 

Sono 2 squadre costruite e strutturate in modo diametralmente opposto. La prima si affida a giocatori di conclamato valore e con esperienza pluriennale, mentre la seconda sfrutta la straordinaria evoluzione del settore giovanile con tantissimi under capaci di fare la differenza anche in eccellenza. Credo che il Nereto ha più chance degli albensi per acciuffare almeno i playoff. Per i ragazzi terribili di Izzotti c'è  sicuramente meno pressione E da li possono arrivare solo sorprese positive.

Sempre in Eccellenza come valuta il campionato di Pontevomano e Martinsicuro, per ora fanalino di coda? 

Il Pontevomano sta facendo il suo considerando che è una neopromossa e forse qualche difficoltà si paga più del previsto. Mi duole parlare di questo Martinsicuro Anche perché è una realtà che conosco quasi alla perfezione ed è dura ammettere che rispetto agli anni passati la squadra di Di Fabio non potrà ripetere le prestazioni offerte. Ma in panchina c'è uno dei tecnici più bravi del panorama dilettantistico ed è da questo fattore indiscutibile che i biancoazzurri possono e devono rialzare la testa. 

Veniamo alla prima categoria, girone D, quello teramano. Il Miano va fortissimo, seguono lo Scerne e il Calcio Atri. Una panoramica su questo campionato. 

Iniziamo col dire che la categoria ha alzato il suo livello in modo spaventoso. Non solo sotto l'aspetto tecnico ma anche e soprattutto sotto quello organizzativo delle singole società. Credo che il Miano possa continuare su questa strada anche se spesso e volentieri attorno alla pausa invernale cambiano molte cose. È un terzetto che può aggiudicarsi la vittoria finale ma credo anche nella risalita dell' Alba Montaurei. Molti giocatori dotati tecnicamente scelgono questo campionato anche per una questione di vita privata avendo meno impegni e curando di più la situazione familiare. E questo va a certificare quanto detto prima, cioè che il livello è cambiato moltissimo.

Parliamo di calcio nazionale. L' “abruzzese” Gravina è stato eletto con consenso quasi plebiscitario Presidente della Federazione. 

Gravina è un abruzzese d'adozione ma ormai a tutti gli effetti possiamo dire che è parte integrante di questa regione. C'era bisogno di un cambiamento radicale e credo che lui possa rappresentare quel mondo del calcio capace di staccarsi da logiche ataviche, che nulla di buono hanno portato Soprattutto negli ultimi 15 anni. Ora c'è bisogno di compattezza e di potere decisionale forte, soprattutto nelle scelte riguardanti i settori giovanili. A lui va il mio più grosso in bocca al lupo. Sono certo che non deluderà le aspettative di molti.

Lei è Consigliere Comunale con delega allo Sport del Comune di Montorio. A suo avviso quali sono le maggiori criticità dello sport a livello locale? E come intende affrontarle e superarle? 

Mi preme innanzitutto ringraziare il sindaco Facciolini che mi ha delegato allo sport, insieme ad altri settori, tra cui c’è la cultura. Dico che bisogna migliorare la "cultura sportiva", a partire dalle scuole calcio. Spesso mi capita di parlare con dei genitori; a loro consiglio di partecipare maggiormente agli allenamenti settimanali e meno alle partite dei vari campionati. È utile seguire l'evoluzione del ragazzo sotto l'aspetto tecnico ma soprattutto comportamentale e nei match di campionato purtroppo viene fuori qualcosa di negativo, ed in questo sono i genitori a dover migliorare.
I piccoli centri soffrono la mancanza di impianti adeguati e sarà questa la mia prima battaglia. 
É innegabile: se c'è una struttura adeguata il giovane calciatore apprende meglio e più velocemente.
Insieme ad altri 22 comuni siamo all'interno del cratere sismico ed in questo la politica deve sapere intercettare i finanziamenti giusti per adeguarsi ai tempi. Spero di riuscirci. 

A cura di Luca Salini

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  Scritto da Redazione Abruzzo il 29/10/2018
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