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DI FRANCESCO: la carriera del pescarese alla guida della ROMA

 

Pescara – Roma – Sassuolo e ritorno a Roma. Sono le città che hanno fatto da sfondo alla carriera di uno degli sportivi più famosi d'Abruzzo. Stiamo parlando di Eusebio Di Francesco, allenatore pescarese da questa stagione tecnico della Roma. Un traguardo da sempre desiderato e sognato che arriva a coronamento di un percorso partito dalla provincia per un personaggio che si è guadagnato con umiltà e applicazione ogni successo conquistato in carriera.

Di Francesco non ha mai fatto mistero di desiderare con tutto il cuore la panchina della Roma, squadra con cui ha passato i migliori anni da calciatore agli ordini di due tecnici del calibro di Zeman e Capello. Un sogno che quest'estate è diventato realtà. La vera e propria occasione della vita dopo cinque stagioni condotte alla guida di un Sassuolo portato dalla serie B fino alla partecipazione all'Europa League 2016.

Il percorso di uno dei migliori tecnici nell'attuale panorama italiano inizia proprio dall'Abruzzo. È la Virtus Lanciano a offrirgli per prima una panchina, salvo poi ricredersi ed esonerarlo a gennaio 2009 dopo un periodo di risultati sotto le aspettative. Di Francesco però non demorde e nella stagione successiva passa ad allenare le giovanili del Pescara, sua città natale. Passano pochi mesi, siamo a gennaio 2010, e Di Francesco viene scelto per rimpiazzare mister Cuccureddu a guidare la prima squadra del Delfino in Lega Pro.

Eusebio non si sfa sfuggire l'occasione, conduce i biancazzurri alla finale dei playoff promozione contro il Verona e diventa l'eroe della scalata alla serie B. Confermato per la stagione successiva alla guida del Pescara, Di Francesco porterà i suoi a una salvezza tranquilla coronata da un piazzamento a metà classifica. Il merito più grande della stagione sarà quello di far esordire nella serie cadetta un giovanissimo Marco Verratti.

Nel 2011 Di Francesco accetta la proposta del Lecce che gli affida la panchina per cercare di raggiungere la salvezza in Serie A. Si rivelerà un'impresa quasi impossibile con l'abruzzese sostituito a metà stagione da Cosmi, nonostante gli sprazzi di bel gioco dimostrati dalla sua squadra. Sprazzi di bel gioco che non sono passati inosservati dalle parti di Sassuolo dove il lungimirante presidente Squinzi decide di nominarlo tecnico per tentare la scalata ai piani alti del calcio. Mai scelta si rivelerà più azzeccata. Di Francesco resterà alla guida del Sassuolo per cinque stagioni, portando i neroverdi dalla cadetteria all'Europa League e confermando i pronostici di BetStars che indicavano gli emiliani come una delle prime dieci forze del campionato maggiore anche nella stagione 2016-17.

Nell'estate 2017 il passaggio alla guida della Roma per sostituire Luciano Spalletti sulla panchina giallorossa. Quei colori con cui l'Eusebio giocatore è diventato grande, ha vinto uno scudetto e con cui ha collezionato 129 presenze e 16 gol in 4 campionati, dal 1997 al 2001.

“Sono felice di essere tornato”. Con queste poche parole Di Francesco ha commentato la firma del contratto da allenatore per la squadra di cui oltre che giocatore era stato team manager nel 2005/2006. Anche come calciatore il pescarese è cresciuto step by step. L'esordio in Serie A risale alla stagione 1987/1988 con la maglia dell'Empoli. In Toscana Di Francesco gioca 102 partite mettendo a segno 3 reti. La seconda tappa della carriera è ancora nella stessa Regione: dal '91 al '95 ci sono 139 presenze e 12 gol nella Lucchese.

Dal 1995 al 1997 Di Francesco sbarca al Piacenza con cui realizzerà 5 reti in 67 presenze. Le ottime prestazioni in maglia biancorossa convinceranno quello Zeman da cui Di Francesco trarrà ispirazione come tecnico, a investire su di lui. In maglia giallorosa il pescarese si consacra come uno dei migliori centrocampisti d'Italia. Ma sarà con Capello che arriverà il traguardo più importante della carriera da calciatore: la vittoria dello scudetto 2000/2001 in una squadra che poteva vantare campioni del calibro di Totti, Batistuta, Cafu, Emerson e Montella. In mezzo a questi campioni, Di Francesco si affermerà come un elemento indispensabile nello spogliatoio e come un giocatore di sicuro affidamento. Doti che gli permetteranno di vestire per 12 volte (con un gol) la maglia della nazionale italiana. Terminata l'esperienza alla Roma, il pescarese torna per tre stagioni nel Piacenza prima di chiudere la carriera, nel 2004/05 con la maglia del Perugia.

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  Scritto da Redazione Abruzzo il 18/10/2017
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